È ottobre. Già ottobre.
Settembre è volato e mi ritrovo a strappare via un altro foglio dal calendario.
Gli ultimi strascichi di un’estate infinita, ma bellissima.
È stato un mese pieno quello appena passato: parenti lontani che vengono a trovarmi, colloqui di lavoro, viaggi brevi e viaggi lunghissimi.
Ora, finalmente, voglio fermarmi e scrivere due righe. Mettere giù i miei pensieri.
Mi sono scoperta più adulta di quanto credessi, ma ho anche ritrovato la bambina che c’è in me, quella che credevo di aver salutato con la fine dei vent’anni. E invece no, era ancora lì, assopita, nascosta da troppa razionalità.
Un capitolo interessante questi trent’anni.
Scopro cose nuove di me ogni giorno. Forza che non credevo di avere, sogni che credevo non esistessero più. Pugno di ferro, ma anche carezze. Testa alta per rivendicare le mie ragioni e testa bassa per ammettere i miei sbagli. Emozioni a 360°.
Realtà. Sogni. Scelte. Evoluzione.
Strana avventura è stata questa estate. Strano viaggio è stato questo settembre.
“Poi, una notte di settembre mi svegliai”…ed era già ottobre.